L’ascesso mammario è un condizione che si verifica in conseguenza ad un’infezione batterica che può colpire il seno. Solitamente la formazione di pus si deposita solamente in una delle due mammelle, solo in rari casi interessa entrambe, e dà luogo ad uno stato doloroso più o meno acuto, con tensione della cute, arrossamento e calore.
L’ascesso mammario colpisce spesso le neo mamme, è più frequente infatti nel periodo dell’allattamento e rappresenta una complicanza della mastite. La MASTITE si verifica quando i dotti che portano il latte al capezzolo si infiammano e si infettano.
Più comune nelle donne giovani, si può trasformare in ascesso con dolore, rossore e secrezione purulenta.
Nella fase post-partum le donne possono notare anche la comparsa di un galattocele, ovvero una cisti rotondeggiante, mobile e ripiena di latte. Queste cisti si presentano solitamente fino ai 6-10 mesi dopo l’arresto della lattazione e raramente si infettano.
Come comportarsi se si nota una situazione sospetta? Il primo step è quello di rivolgersi allo specialista senologo. La presenza di un ascesso al seno si riscontra nel corso di una visita senologica, lo specialista sarà infatti in grado – sulla base dei sintomi e dei risultati di un esame visivo – di individuare l’infiammazione. Si procede generalmente all’ecografia mammaria per ottenere una diagnosi sicura e approfondita.
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