Quando una paziente riscontra attraverso la palpazione un nodulo al seno i primi sentimenti che la travolgono sono ansia, paura, preoccupazione. E’ comprensibile, ma in questi delicati momenti è fondamentale riuscire a mantenere la calma per capire come muoversi al meglio per evitare di perdere tempo prezioso.
Lo step fondamentale è solo uno: rivolgersi allo specialista senologo che potrà valutare la situazione attraverso la visita clinica ed eventuali analisi ed esami di approfondimento per definire i dettagli del caso.
Tra gli esami utili in questi casi ricordiamo l’ecografia, che riguarda le pazienti dai 20 ai 40 anni, e la mammografia, l’esame gold standard per le over 40. La mammografia può essere coadiuvata, inoltre, da ecografia e in alcuni casi potrebbero essere richiesti altri approfondimenti con la risonanza magnetica.
Tuttavia, lo specialista il nostro miglior alleato in questa fase: non sempre un nodulo al seno significa avere sviluppato una neoplasia. Esistono anche casi in cui un nodulo si rivela una cisti mammaria o una lesione benigna. Ma solo un controllo accurato potrà dirlo.
E’ importante capire che la visita specialistica periodica andrebbe svolta prima di individuare un nodulo: un tumore palpabile è una neoplasia che ha già iniziato a crescere ed evolvere, più difficile da combattere. I mezzi diagnostici a disposizione permettono invece di individuare una neoplasia ai suoi inizi, quando non è ancora riconoscibile al tatto, com maggiori possibilità di cure efficaci.
Commenti recenti